EMERGENZA SICCITÀ – TG1: la guida Andrea Fiaccadori parla della situazione del fiume Po
- 13 marzo 2023
- Comunicazione
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13 marzo 2023.
La grande preoccupazione per la siccità in un servizio del Tg1 Rai con intervista alla #guidaambientaleescursionistica Andrea Fiaccadori, che con il suo progetto “Vivi la Bassa” accompagna abitualmente alla scoperta del fiume Po.
Il servizio viene introdotto dallo studio:
“Il Po in sofferenza è ormai l’immagine simbolo della grave siccità che ha colpito tutto il Nord. Oggi vi raccontiamo la sete del grande fiume attraverso uno sguardo diverso”.
Servizio di Felicita Pistilli.
Felicita: “Il luogo dell’appuntamento è il luogo dove Andrea inizia solitamente le escursioni con i turisti. Ma è impossibile navigare i canali che portano al Po, in agonia dalla scorsa estate. Allora qui è cresciuta l’erba oggi diventata sterpaglia.”
Andrea: “Mi mette molta tristezza vedere questo ambiente così”.
Felicita: “Guida Ambientale. Andrea abituato a raccontare la bellezza è costretto a parlare di siccità fuori stagione”.
Andrea: “Questi salici che cominciano adesso a vegetare, fanno fatica ad arrivare all’acqua le radici. Il canale si è ridotto tanto in larghezza e si parlerà di 20/30 cm d’acqua al massimo”.
Felicita: “Quello che arriva al Po oggi è solo un rigagnolo dove soltanto questa barchetta di carta che troviamo per caso riesce a non arenarsi nel fondale troppo basso. Così il grande fiume lo raggiungiamo a piedi e tanto c’è da camminare prima di raggiungere l’acqua”.
Paola Zanetti (Vicedirettrice Consorzio bonifica Emilia Centrale): “Al centro avremo 3/4 metri di profondità e non oltre. Qui il letto del fiume si è ristretto, se voi guardate appunto l’ampiezza dell’acqua e l’ampiezza della sabbia le proporzioni sono decisamente invertite”.
Felicita: “Andrea però ci riprova con la sua canoa”.
Andrea: “Qui c’è l’acqua a sufficienza. Eccolo qui il relitto della seconda guerra mondiale”.
Felicita: “Una vecchia imbarcazione che riemerge solo d’estate, spiega infatti che questa è la boa di segnalazione inutile ora che l’acqua non c’è. E il relitto sta lì, monumento all’emergenza”.
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