Disciplina Guida Turistica e specializzazione “Cammini d’Italia”: osservazioni di AIGAE al Ministero del Turismo sul rischio confusione

Lo scorso 20 dicembre 2023 sono state promulgate le disposizioni applicative per l’attuazione della Legge 13 dicembre 190/2023 che disciplina la professione di guida turistica, sulla quale AIGAE aveva già ottenuto importanti modifiche.

La bozza delle disposizioni prevede la possibilità per le Guide Turistiche di ottenere diverse specializzazioni mediante corsi specifici tra cui una non meglio specificata specializzazione sui ‘cammini d’Italia’. La genericità della definizione “cammini d’Italia” potrebbe portare a un’errata rivendicazione di esclusività da parte delle Guide Turistiche anche in ambiti escursionistico-ambientali che caratterizzano la gran parte dei percorsi itineranti di pellegrinaggio o di cammino a tappe.

In merito a questo aspetto, già il 28 dicembre 2023 ed entro la scadenza imminente del successivo giorno 31, ha mosso i propri rilievi AIGAE, Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, con una lettera sottoscritta anche da FEDERPARCHI, AITR Associazione Italiana Turismo Responsabile, LEGAMBIENTE, RETE DEI CAMMINI, AMODO Alleanza Mobilità Dolce, IUBILANTES ODV, FEDERTREK.

Le associazioni firmatarie hanno espresso preoccupazione, sottolineando che le visite lungo i ‘cammini d’Italia’ sono percorsi che necessitano competenze molteplici. È necessario valorizzare non solo l’aspetto culturale e dei beni culturali, ma anche quello ambientale tenendo conto dei contesti paesaggistici, produttivi ed enogastronomici che caratterizzano la biodiversità delle specificità̀ territoriali.

Come previsto abbiamo inviato entro il 31 dicembre scorso le nostre osservazioni – spiega Guglielmo Ruggiero, Presidente di Aigae perché più della metà delle nostre oltre 3500 guide organizza normalmente visite ed escursioni nei percorsi dei ‘cammini d’Italia’, avendo ricevuto la formazione sulle diverse discipline coinvolte. Il decreto attuale lascia intendere, in maniera certamente fuorviante, che tutte le attività̀, fra cui anche quelle puramente escursionistiche e naturalistiche, da svolgersi nell’ambito dei percorsi ‘cammini d’Italia’ censiti presso il Ministero della Cultura e i ‘cammini d’Italia’ inseriti nel Catalogo dei cammini religiosi italiani voluto dal Ministero del Turismo, potrebbero essere affidate in via esclusiva alle Guide Turistiche. Noi pensiamo che si possa lavorare in collaborazione e reciprocità, senza nessuna esclusiva. Auspichiamo che il Ministero prenda in considerazione i nostri rilievi e aspettiamo fiduciosi una risposta”.

 

AIGAE, insieme alle associazioni firmatarie, ha proposto di eliminare la specializzazione “cammini d’Italia” (prevista all’art. 22 comma f) o comunque in subordine di specificare meglio l’ambito di applicazione alle attività tipiche delle Guide Turistiche di divulgazione degli aspetti artistico-monumentali, specificando anche che le specializzazioni non costituiscono estensioni delle attività proprie ma possibili sovrapposizioni d’ambito.

 

In allegato la bozza delle Disposizioni del Ministero del Turismo (cliccare qui) e le osservazioni inviate da AIGAE (cliccare qui).

 

Nella foto il Presidente Guglielmo Ruggiero durante l’Assemblea nazionale 2023 a Trieste

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