Le Guide Ambientali Escursionistiche sono professionisti regolarmente retribuiti che accompagnano in sicurezza, assicurando la necessaria assistenza tecnica, singoli o gruppi in visita a tutto il territorio, illustrandone gli aspetti naturalistici, antropici e culturali, senza limiti altitudinali (come sancito dalla recente sentenza della Corte Costituzionale n.459 del 14/12/05) ma senza l’uso di mezzi per la progressione. Svolgono la loro attività in aree protette e non, spaziando dall’accompagnamento in natura alla divulgazione e alla realizzazione di progetti di Educazione Ambientale.
Con il passare degli anni la figura di Guida Ambientale Escursionistica si è sempre più evoluta, e oggi possiamo dire che non è più solo la persona che accompagna le persone in visita nei parchi, ma sempre più un partner nei progetti di comunicazione, divulgazione e fruibilità per le stesse aree protette. Fino ad un passato recente una serie di leggi variegate ed eterogenee facevano si che fossero le singole regioni a legiferare in tema di professioni turistiche, a causa di errate interpretazioni frutto della mancanza di un riferimento legislativo nazionale univoco che ha creato confusione e disparità nelle denominazioni e nelle competenze stesse delle Guide Ambientali Escursionistiche, incluso le modalità di accesso alla professione, con delle gravi incongruenze tra regione e regione che finirono spesso per limitare il campo di azione e l’operatività, e quindi la competitività, della Guida Ambientale Escursionistica. Più recentemente, riconosciuta l’incostituzionalità delle leggi regionali da una serie di sentenze di Corte Costituzionale, in seguito all’uscita della legge 4/2013 la Guida Ambientale Escursionistica è stata inserita tra le professioni cosiddette “libere” e quindi non soggette a nessun regime autorizzatorio.
Comunque sia, l’AIGAE fin dal principio della sua fondazione ha cercato di costituire il punto di riferimento per tutte le guide in Italia, contribuendo alla nascita di nuovi leggi di riconoscimento e all’adeguamento e all’uniformità di molte altre.
La guida parco è un titolo professionale previsto dalla legge quadro sui parchi (l. 394/91), che permette ai parchi nazionali l’istituzione di questa qualifica, in accordo con le regioni interessate. L’eccessiva sinteticità della legge istitutiva ha fin dall’inizio contribuito ad aumentare la confusione che regna in ambito legislativo. Si tratta in realtà di un titolo professionale, quindi una sorta di “certificazione di qualità”, da conferire da parte dei parchi a chi sia già in possesso di un’abilitazione professionale attinente. I corsi di formazione dovrebbero in via preliminare essere imperniati sulla profonda conoscenza del territorio del parco, sugli usi, i costumi, le tradizioni, gli aspetti storici e socio-economici, includendo in questi ultimi anche le valenze enogastronomiche. La maggior parte delle Guide Parco in Italia sono associate all’AIGAE.
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