Organizzatore: Corgna Patrizia (UM164)
Il corso si terrà on line sulla piattaforma ZOOM.
Codice corso aggiornamento: 220096-24
Crediti formativi: riconoscimento di 1 credito formativo ai soci AIGAE.
Data: 21 Maggio 2024 dalle ore 14:30
Corso riservato ai soci AIGAE – NUMERO MINIMO DI PARTECIPANTI: 10 – NUMERO MASSIMO DI PARTECIPANTI: 495
Costo: la partecipazione è gratuita.
Durata: 2 ore
Prenotazioni:
web form: https://www.aigae.org/corso-subscription/
Descrizione
La Peste Suina Africana (PSA) è una malattia virale esclusiva di suidi, domestici e selvatici, mentre non colpisce l’uomo. La PSA rappresenta attualmente la più grande minaccia per il comparto suinicolo a livello globale, a causa del suo impatto devastante in termini sanitari ed economici. Ad oggi, la malattia è presente in tutti i continenti, compresa l’Europa; in Italia continentale è stata notificata per la prima volta a gennaio 2022 e, attualmente, 4 sono i cluster di infezione, che coinvolgono le regioni del nord-ovest (Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana); il Lazio (nella città di Roma); la Campania e Basilicata (nelle province di Salerno e Potenza); la Calabria (nella provincia di Reggio Calabria).
Nei territori ancora indenni, il tempestivo riscontro della malattia permette di avere maggiori possibilità di successo nel successivo percorso di eradicazione. Allo scopo di rilevare la presenza del virus il prima possibile, il Piano Nazionale di Sorveglianza Passiva, vigente in Italia sin dal 2020, dispone di testare per PSA tutti i capi rinvenuti morti per causa sconosciuta nel loro ambiente naturale (cinghiali) e zootecnico (suini domestici). Affinchè il maggior numero possibile di cinghiali morti possa essere testato per PSA, è indispensabile che tutti i cittadini segnalino ai Servizi Veterinari la presenza di carcasse, in caso di riscontro fortuito. Le segnalazioni di carcasse di cinghiali possono derivare anche e soprattutto dai frequentatori degli spazi aperti, come guide escursionistiche, trekkers, bikers o cittadini che percorrono cammini e sentieri.
Con il temine biosicurezza si indica un insieme dei fattori, quali regole di comportamento, misure gestionali e aspetti strutturali, che contribuiscono a mitigare il rischio di introduzione del virus (in allevamento oppure in un nuovo territorio) e della sua diffusione ulteriore. A causa della mancanza di un vaccino sicuro ed efficace, la applicazione e il rispetto di adeguate misure di biosicurezza rappresentano l’unico strumento di prevenzione nei confronti del virus, sia negli allevamenti, sia negli spazi aperti. In questi ultimi, il virus persiste a lungo nell’ambiente contaminato e l’uomo può trasportare passivamente il virus da un luogo all’altro, in caso di frequentazione di zone infette, comprese quelle in cui la malattia non è stata ancora rilevata. Nelle zone infette, le attività antropiche outdoor sono regolamentate dalla normativa vigente, che richiede l’applicazione di protocolli di biosicurezza per lo svolgimento, in deroga, di alcune attività, compreso il trekking/biking, la raccolta di funghi/tartufi, il campeggio nei boschi, la fruizione di aree-picnic.
Il Corso, pertanto, si pone l’obiettivo di fornire ai frequentatori di spazi aperti sia le nozioni necessarie a contribuire alle attività di sorveglianza della malattia, sia le informazioni circa le misure di biosicurezza richieste in caso di svolgimento di attività outdoor in zona infetta.
Informazioni
I relatori afferiscono al Centro di Referenza Nazionale per le Pesti Suine (CEREP), che ha sede presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Umbria e Marche a Perugia, e che rappresenta uno strumento operativo di elevata e provata competenza, a disposizione delle Autorità Competenti Nazionali e Comunitarie, inclusi il Ministero della Salute e la Commissione Europea, nonché punto di riferimento di Organizzazioni Internazionali, come l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare e (EFSA) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (WOAH)
14:30-14:40
10 minuti
Presentazione e introduzione agli obiettivi del corso
CEREP – Francesco Feliziani
14:40-15:10
30 minuti
Aspetti generali della Peste Suina Africana
CEREP – Francesco Feliziani
15:10-15:20
10 minuti
Pausa
–
15:20-15:50
30 minuti
Dove, come e perché cercare la malattia
CEREP – Carmen Iscaro
15:50-16:20
30 minuti
Misure di biosicurezza da applicare nelle attività all’aperto
CEREP – Clara Montagnin
16:20-16:30
10 minuti
Spazio di confronto
Discenti e relatori