Organizzatore e FORMATORE: Mezzani Stefano (TO831)
In collaborazione con: Cinque Terre Trekking – Associazione Rimazu
Patrocinio: Comune di Riomaggiore
Sede: Via Pecunia – 19027 Riomaggiore (SP)
Codice corso aggiornamento: 241866-25
Numero ore corso: 13
Date: inizio 20 marzo 2025 dalle ore 09:30
Crediti formativi: riconoscimento di 3 crediti formativi ai soci AIGAE
Corso aperto a tutti – NUMERO MINIMO DI PARTECIPANTI: 10 – NUMERO MASSIMO DI PARTECIPANTI: 30
Costo: 80 € (65 € per i soci Aigae).
Prenotazioni: e_mail: guidearte@gmail.com
Descrizione
Corso di aggiornamento
I SENTIERI STORICI DEL COMUNE DI RIOMAGGIORE Recupero ai fini escursionistici e ambientali: censimento e prospettive
Il corso tratterà di analisi cartografica del paesaggio terrazzato, censimento della viabilità storica, gli elementi naturali del paesaggio in evoluzione, i nuclei storici di crinale, la cultura materiale, l’agricoltura, la toponomastica e le memorie locali, recupero e manutenzione della sentieristica storica, il loro inserimento in REL e fruizione pubblica.
Il corso è rivolto principalmente alle guide, ma è aperto a tutti gli interessati.
Premessa
Il comune di Riomaggiore vanta una fitta rete sentieristica sviluppata nel corso dei secoli per garantire la viabilità tra i nuclei abitati e la fruizione a fini agricoli della campagna circostante, la rete è composta essenzialmente da sentieri storici , i quali rappresentano un patrimonio di valore non solo ambientale ma anche culturale.
È stata la viticoltura, in particolare, a promuovere il capillare sviluppo di quelli che nel dialetto ligure locale vengono chiamati viaéi, ossia i sentieri che consentono di raggiungere le diverse località vignate.
Tali sentieri fanno parte di un articolato sistema di viabilità costituito, da un lato, da una rete di strade comunali e vicinali che assicurano il collegamento tra le varie località agricole e, dall’altro, da un reticolo ancor più puntuale di camminamenti poderali che consentono di giungere a ogni singolo terrazzamento.
I viaéi pertanto non sono meri sentieri di collegamento tra i terrazzamenti, ma sono essi stessi parte integrante del paesaggio terrazzato.
Lungo questa capillare rete sentieristica ante litteram si trovano gli elementi della cultura materiale, quell’insieme armoniosamente integrato di componenti, accomunati dalla tradizionale tecnica di costruzione a secco, di cui fanno parte, oltre alle celebri terrazze sui cui è coltivata la vite, anche le strade, le scale, i ponti e ancora i rustici, i mulini, i nuclei abitati di crinale, le fontane, i punti d’appoggio per i carichi, le strutture di regimazione delle acque.
Ne consegue che la rete viaria descritta, in quanto elemento costitutivo del paesaggio antropico terrazzato, è essa stessa ragion d’essere del Parco Nazionale delle Cinque Terre e parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.
La rete sentieristica storica, inoltre, non rientra soltanto nell’ambito del patrimonio materiale, ma anche di quello immateriale. Attraverso la memoria orale, infatti, si sono tramandati nei secoli, nel locale dialetto della lingua ligure, il percorso e la denominazione di tutti i sentieri, nonché i toponimi delle località da essi attraversati, oltre ai nomi dei vari elementi antropici che si incontrano lungo il loro itinerario.
Una vera e propria rete linguistica e concettuale che si va a sovrapporre alla rete fisica dei sentieri e risulta altrettanto essenziale per orientarsi e muoversi nello spazio del territorio.
Un patrimonio culturale da preservare tanto quanto quello materiale, in quanto il paesaggio antropico perderebbe inevitabilmente valore e ricchezza di significato qualora restasse orfano dei suoi nomi.
In seguito all’opera di alcuni volontari sono stati riaperti e recuperati vari tracciati storici, alcuni identificati dalla vecchia numerazione ma da tempo non più curati.
Venticinque sentieri di collegamento sono ora stati ripuliti dalla vegetazione invasiva e utilizzabili, sono in parte evidenziati con la segnaletica orizzontale del CAI e attualmente reperibili su piattaforma OSM e su App, presto lo saranno anche su cartografia tradizionale.
I sentieri sono rilevati e mappati con la denominazione storica dialettale oppure con la precedente numerazione, in attesa di accatastamento REL.
I sentieri riaperti sommano una percorrenza totale di quasi 15 chilometri che rende fruibile una parte di territorio altrimenti irraggiungibile.
La riapertura e il mantenimento della rete viaria storica possiede l’ulteriore vantaggio di protezione ambientale e salvaguardia idrogeologica.
E’ in atto da tempo una radicale trasformazione della copertura vegetale degli acclivi versanti delle Cinque Terre, i vigneti e gli oliveti abbandonati sono stati sostituiti da una vegetazione a carattere mediterraneo costituita prevalentemente da formazioni arbustive e rade pinete, quest’ultime decimate dal parassita alloctono Matsucoccus feytaudi D. e dal ripetuto passaggio del fuoco avvenuto nel passato.
Nei versanti vallivi di mezza costa si rinvengono principalmente le specie erica arborea, ginestrone, ginestra, corbezzolo e molte sarmentose tipiche della formazione del forteto (salsapariglia, asparagina, rovo, vitalba, ecc), questo caotico mix di essenze rende impraticabile le aree e contribuisce alla caduta dei terrazzamenti. La copertura ad arbusti e sarmentose ha inoltre lo svantaggio di essere facilmente combustibile, innescando vasti incendi forestali.
Il crollo dei muri a secco è dovuto inoltre alla completa mancanza di regimazione delle acque, un tempo provveduta con continuità dall’intera comunità locale.
Ci sono fortunatamente anche segnali positivi. Dopo l’estesa e pluridecennale moria del Pino marittimo si osserva da qualche tempo la ricomparsa della vegetazione climax a medio e alto fusto, caratterizzata dal Leccio e dalle altre querce pregiate (roverella, cerro e sughera), oltre che da altre latifoglie quali l’orniello, il carpino e il sorbo, mentre nei solchi vallivi è ben presente l’ontano nero unitamente ai Salici ripariali.
Quindi attraverso il recupero della capillare e storica rete viaria si potrebbe favorire un importante e inderogabile lavoro forestale di selezione del materiale arboreo di pregio, che oltre ad avere indubbi vantaggi economici porterebbe alla ricostituzione dell’originale bosco ad alto fusto (lecceta, querceta/cerreta e anche in consociazione con il castagno) a bassa o nulla manutenzione.
Scopi del corso
– Sensibilizzare le guide escursionistiche e chi si occupa di turismo verso gli argomenti trattati, promuovere attività turistiche che incentivino una parte di utenti a spostarsi dalla costa ai versanti collinari e l’entroterra
– Fornire un censimento aggiornato dello stato dei sentieri recuperati, delle connesse valenze ambientali, storiche e della cultura materiale e immateriale
– Provvedere alle guide, anche attraverso escursioni mirate, una conoscenza diretta e capillare del territorio. Fornendo loro materiale cartografico e documentale per le attività di accompagnamento
– Delineare un sistema di interpretazione ambientale frutto di competenze interdisciplinari attraverso la presenza di docenti qualificati
I docenti
ANDREA PERCIVALE
Laureato in Scienze Geografiche Applicate Territorio – Ambiente – Turismo, ha conseguito la laurea Magistrale in GIS – Sistemi Informativi Geografici e per lo Sviluppo Sostenibile presso l’Università degli Studi di Genova . Svolge attività in ambito geografico – territoriale e rilievo tramite strumentazione, con l’utilizzo di software GIS.
Si occupa di Cartografia (sia in formato digitale che cartaceo), di Georeferenziazione, di Analisi territoriale e degli aspetti grafici di entrambe le produzioni.
In Liguria svolge l’attività di Guida Ambientale Escursionistica.
MEZZANI STEFANO
Guida Ambientale Escursionistica e Guida del PN5T. Docente nei corsi accreditati regionali per le Gae.
Agrotecnico libero professionista, progettista di aree verdi e direttore tecnico nelle opere a verde e di ingegneria naturalistica. Svolge ricerche storiche sul territorio, ha all’attivo alcuni saggi e conferenze.
DAVIDE BOZZO
Appassionato di escursionismo e di cultura locale, in qualità di consigliere del Comune di Riomaggiore con delega alla cultura e allo sviluppo della sentieristica, coordina il progetto di recupero e valorizzazione dei sentieri storici.
È presidente dell’associazione culturale Rimazû – Società di Lingua e Cultura Riomaggiorese e direttore artistico del Rimazû Folk Festival. In passato, in qualità referente del WWF Cinque Terre e di consigliere del WWF Liguria, si è occupato delle problematiche del Parco Nazionale, redigendo le osservazioni al piano del parco.
Attualmente docente di lingua e cultura italiana presso l’Università per Stranieri di Perugia, ha conseguito laurea e dottorato all’Università di Pisa e ha frequentato il corso interdisciplinare in Sviluppo integrato del territorio rurale e tutela del paesaggio presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Studi Universitari e Perfezionamento, redigendo un project work dedicato alla storia del paesaggio delle Cinque Terre.
INFORMAZIONI:
PROGRAMMA
Giovedì 20 marzo 2025 (7 ore totali)
Castello di Riomaggiore – Via Pecunia
Ore 9.30 DAVIDE BOZZO
Introduzione ai sentieri storici di Riomaggiore: origine, caratteristiche, recupero
– Geografia dei sentieri storici: oro-idrografia del territorio e classificazione
– Origine dei sentieri storici: il ruolo chiave della viticoltura
– Morfologia dei sentieri storici: il rapporto col paesaggio terrazzato
– Sentieri storici e patrimonio culturale: dai nuclei di crinale ai megaliti pagani
– Sentieri storici e memoria orale: la microtoponomastica e i luoghi detti
– Evoluzione dei sentieri storici: dall’escursionismo pioneristico al turismo di massa
– Il futuro dei sentieri storici: verso un turismo sostenibile
– Il progetto di recupero della rete sentieristica storica: linee guida
– Il progetto di recupero della rete sentieristica storica: analisi di casi studio
Ore 10.45 ANDREA PERCIVALE
Analisi cartografica del paesaggio terrazzato alle spalle di Manarola.
La valle del Rio Groppo e le sommità del comprensorio alle spalle di Manarola racchiudono un tesoro di testimonianze storiche custodite nella fitta vegetazione mediterranea.
L’opera di riapertura degli antichi percorsi di collegamento tra i nuclei abitati e tutto ciò che è situato al di là di questo anfiteatro è la chiave per valorizzare questo patrimonio culturale dimenticato.
– cartografia specifica del territorio in oggetto, sentieri e viabilità
– uso del suolo ed evoluzione del paesaggio
– l’attività dei volontari lungo i “sentieri ritrovati”
– le teleferiche ci raccontano il passato
Ore 12.15 STEFANO MEZZANI
Cenni sugli aspetti vegetazionali all’interno del comune di Riomaggiore: possibili interventi e prospettive
La cartografia storica ‘700 e ‘800: viabilità, toponomastica e nuove proposte etimologiche
Ore 13:30 Termine sessione in aula e pausa pranzo
Manarola – Chiesa di San Lorenzo, Via Rocca, 17
Ore 14.30 Escursione guidata sui sentieri ritrovati del comprensorio di Manarola con Stefano Mezzani
Ore 17.30 Termine prima giornata
Lunedì 24 marzo 2025 (6 ore totali)
Riomaggiore – Stazione FS
Ore 9.30 Escursione sui sentieri storici del comprensorio di Riomaggiore
con Andrea Percivale e Stefano Mezzani
Ore 13.00/13:30 Pausa pranzo (al sacco)
Ore 15.00 Visita a un produttore vitivinicolo/cantina
Ore 16.00 Termine corso a Riomaggiore