Organizzatore: Città metropolitana di Roma Capitale Servizio Aree protette
Organizzato da: Coordinamento AIGAE Lazio
Formatori: Dott.ssa Francesca Marini, Dr. Vincenzo Ferri
In collaborazione con: Associazione culturale “Avventura Soratte”
Patrocinio: Comune di Sant’Oreste
Sede: presso Riserva Naturale del Monte Soratte – Ufficio della Riserva Naturale Monte Soratte – Piazza Cavalieri Caccia 9 – 00060 Sant’Oreste
Codice corso aggiornamento: 238113-25
Crediti formativi: riconoscimento di 3 crediti formativi ai soci AIGAE.
Data: 12 Febbraio 2025 dalle ore 09:00
Durata ore corso: 7 ore
Corso riservato ai soci Aigae – NUMERO MASSIMO DI PARTECIPANTI: 25
Costo: la partecipazione è gratuita
Prenotazioni:
e_mail: lazio@aigae.org
DESCRIZIONE
Il corso vuole dare una visione generale sulle varie tipologie di piccoli mammiferi terricoli (Erinaceomorfi, Soricomorfi e Roditori) che popolano la parte costiera e pre-appenninica del Lazio, con particolare attenzione a quelli segnalati nell’ambito della Riserva Naturale Monte Soratte.
Si approfondiranno i loro habitat, la biologia generale, la distribuzione.
Si affronteranno tematiche scomode, ma importanti come:
– la salvaguardia di topi, talpe e toporagni;
– problemi sanitari e socioeconomici derivanti da infestazioni di ratti, topi e arvicole.
Si passerà poi a presentare le principali metodologie di studio e ricerca utilizzate, dirette e indirette, attive e passive.
Verranno poi approfonditi in modo pratico due metodi:
INFORMAZIONI
E’ prevista una lezione frontale presso gli Uffici della Riserva Naturale di Monte Soratte a Sant’Oreste.
Seguirà il trasferimento nell’area dove sono state preventivamente collocati i cluster di trappolaggio per il controllo delle catture e rilevamenti conseguenti. In caso di assenza di catture ci si porterà lungo il transetto del Progetto Moscardino e alla base della roccia dove di solito si rinvengono borre di rapaci notturni.
Dopo la pausa pranzo ci si riporta negli Uffici della Riserva per parlare proprio delle borre e del loro contenuto, spesso altamente significativo per la conoscenza della microteriofauna di un territorio; a seguire il riconoscimento diretto su una copiosa collezione di resti scheletrici derivanti proprio da borre di barbagianni.
Saranno messi a disposizione microscopi stereo per una migliore osservazione ed identificazione dei reperti ossei.